Gli architetti e l’organizzazione della mole di lavoro
Sebbene l’Italia sia universalmente considerata la patria indiscussa dell’arte, gli architetti non hanno vita facile. Nel corso dei prossimi proveremo ad analizzare proprio questo fenomeno, decisamente complesso.
Infatti, alcune difficoltà sono causate dal “sistema Italia” che, come sa bene qualsiasi libero professionista, di certo non va incontro a chi decide di aprire un’attività.
Altre difficoltà, invece, derivano dalla situazione attuale. La gente ha sempre meno soldi, di conseguenza diminuisce anche il volume della potenziale clientela totale.
Insomma, per avere successo in questo campo (come del resto in qualsiasi altro) bisogna essere in grado di farsi strada tra i competitor, offrendo il miglior rapporto qualità/prezzo.
Purtroppo, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. In altre parole, non è semplice mantenere standard elevati quando il tempo non basta mai.
A tal proposito, esiste un modo per organizzare i propri impegni in modo da evitare sprechi? E ancora, come si affronta la questione legata alla gestione clienti e appuntamenti?
Le risposte a queste e ad altre domande nei paragrafi a seguire.
Architetti in Italia: che futuro ci attende?
A dispetto delle apparenze, il futuro che attende gli architetti qui in Italia non è poi così male. In fine dei conti, il così detto “Super Bonus 110%” per le ristrutturazioni resta in vigore fino a giugno 2025.
Dal momento che quando si parla di edilizia la figura dell’architetto non può mai mancare, ecco che passeremo un bel lasso di tempo in cui le occasioni lavorative non mancheranno di certo.
Anzi, paradossalmente, alcuni potrebbero ritrovarsi nella situazione opposta, ovvero avere troppi clienti e non sapere come accontentarli.
Questo è ciò che è successo ad alcuni architetti non appena è stata emanata la legge che regolamenta il Super Bonus.
Come mai, invece, alcuni sono riusciti a far fronte a tutte le richieste? Che strategia hanno adottato?
Evidentemente, questi ultimi hanno saputo organizzare meglio non solo clienti e appuntamenti, ma anche il loro tempo in generale.
Ecco cosa fa davvero la differenza.
Gestione clienti e appuntamenti dell’architetto
Probabilmente, stai pensando che solo gli studi di architettura più grossi non abbiano avuto alcun problema nell’affrontare un’improvviso incremento della mole di lavoro.
E’ vero, ma a riuscire in questa impresa sono stati anche i professionisti meno strutturati, magari perché avviati da pochissimo.
Come è stato possibile?
In altre parole, il loro “segreto” è stato quello di aver usato un software come Schedeo, a cui si può delegare la gestione clienti e appuntamenti.
Infatti, è il suo algoritmo a calcolare in automatico la propria disponibilità di orario, tenendo conto di tutti gli impegni che, via via, vengono annotati all’interno di questa innovativa “agenda digitale”.
Tra i suoi punti di forza troviamo quello di evitare qualsivoglia scambio di e-mail e/o di telefonate per accordare la data dell’appuntamento, scambi che, inevitabilmente, fanno perdere sempre un sacco di tempo.
Ecco che, risparmiandolo, se ne ha di più a disposizione da “reinvestire” nella propria attività.
Perché lavorare come architetti in Italia è così problematico
Gestione clienti e appuntamenti a parte, lavorare come architetti in Italia è piuttosto problematico per via dell’insormontabile e assurda burocrazia che caratterizza questo paese.
Prima di tutto, per poter lavorare in questo campo è necessario essere iscritti all’Ordine degli Architetti.
Una vera e propria assurdità che ci portiamo dietro dal ventennio fascista, visto che in moltissimi paesi del mondo non esiste nulla di simile.
In alcuni esistono, ma svolgono una funzione piuttosto marginale, molto simile a quella di un sindacato, con iscrizione su base volontaria.
Per non parlare, poi, di tutto ciò che riguarda tasse, tributi e contributi.
Purtroppo, l’Italia è tristemente famosa nel mondo per la pressione fiscale alle stelle e per le numerose “trappole burocratiche” finalizzate a far sentire l’onesto cittadino lavoratore un povero “pollo da spennare”.
Ecco perché è fondamentale saper gestire al meglio il proprio tempo, in modo da far “fruttare” ogni singolo minuto faticosamente risparmiato.
Architetti e organizzazione del tempo: conclusioni
Come abbiamo avuto di comprendere nel corso di questa guida, lavorare come architetto in Italia è una “bella impresa”, diciamo così.
Tasse, burocrazia e un futuro incerto sono, però, solo il “contrappeso della bilancia”, sul cui altro piatto ci sono le ottime opportunità rappresentate dalla proroga del Super Bonus 110% fino al 2025.
Detto ciò, tutti i giovani architetti stanno già usando Schedeo da tempo perché, ovviamente, hanno più dimestichezza con la tecnologia e sono sempre informati in merito alle ultime novità.
Nonostante ciò, è un’app facilissima da usare, anche per i “diversamente giovani” che vogliono affrontare improvvisi aumenti della mole di lavoro con più serenità, sapendo di poter delegare in toto tutta la questione riguardante clienti e appuntamenti.